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Gli ultimi normanni

Giovanni Senza Terra e Filippo Augusto, la perdita della Normandia

La morte di Riccardo precede di qualche anno lo smembramento dello spazio anglo-normanno sotto i colpi del re di Francia.

Filippo Augusto riprende contro Giovanni Senza Terra la tattica utilizzata contro Enrico II Plantageneta. In qualità di re di Francia, Filippo può giudicare i conflitti che oppongono il re d’Inghilterra ai suoi vassalli di Francia e raccogliere direttamente l’omaggio di quelli che contestano l’autorità di Giovanni.

Arturo di BretagnaFilippo sostiene dapprima le pretese di Arturo di Bretagna, nipote di Giovanni, che poteva rivendicare il diritto di primogenitura di suo padre. Arturo è il figlio di Goffredo, collocato prima di Giovanni nell’ordine di successione, ma morto nel 1186. la guerra riprende, particolarmente in Normandia, ma Giovanni riesce a mantenere il vantaggio.

L’epilogo del conflitto trova il suo pretesto fuori dalla Normandia. Giovanni ha incantato l’ereditiera e, l’eredità del conte di Angoulème, promessa ai Lusingano. I vassalli sfidati dal loro sovrano si appellano al re di Francia. Filippo convoca Giovanni davanti alla sua corte, e, in sua assenza, lo condanna e pronuncia la confisca dei feudi che il re d’Inghilterra mantiene in sua vece nel reame di Francia.

I baroni che erano stati fedeli a Riccardo abbandonano la corte di Giovanni e si radunano dal re di Francia. Quest’ultimo, raggruppa le forze necessarie per porre l’assedio davanti la fortezza di Château-Gaillard nel settembre 1203. In maggio 1204, la fortezza cade e in dopo di essa tutta la Normandia. Nel giugno 1204 Rouen si arrende al re di Francia.

La vittoria definitiva del re di Francia sarà confermata nel 1214 a Bouvines dove egli schiaccia la coalizione alleata al re d’Inghilterra. Anche Giovanni sarà sconfitto nello stesso anno alla Roche-aux-Moines.

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